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[RECENSIONE] PICCOLI SORSI Diego Aledda

 

Nabi, 

il mese di ottobre è quasi giunto alla fine, ma ho ancora delle recensioni da pubblicare, oggi però vi parlo di piccoli sorsi un romanzo composto da dieci racconti brevi scritto da Diego Aledda.


TITOLO: Piccoli sorsi

AUTORE: Diego Aledda

SERIE: autoconclusivo

EDITO: Dialoghi

GENERE: narrativa

PAGINE: 92

EBOOK: /

CARTACEO: 13.30

DATA D'USCITA: 27/06/24

LINK D'ACQUISTO: https://amzn.to/3UlwXsz




 

"Piccoli sorsi" è una raccolta di dieci racconti brevi, autoconclusivi o a libera interpretazione del lettore. Trattano svariati temi, ma si concentrano soprattutto sulla fantasia a sfondo thriller, cercando di cogliere di volta in volta sfumature sempre diverse. Alcuni seguono un canovaccio classico, inizio-sviluppo-conclusione, mentre altri lasciano libero sfogo al pensiero e permettono al lettore di immaginare cosa avvenga dopo, a quali conseguenze vada incontro un personaggio e, più in generale, a formulare una propria idea sulla natura stessa del tema.


Nel primo racconto siamo in un futuro lontano, ovvero siamo nel 2061, un anno in cui una persona "normale" ha inventato un software che in grado di svelare quando arriverà la propria ora e come questa avverrà, il tutto per ottomila dollari. Si dice sempre che l' unica cosa certa è la morte, che poi è quello che accomuna tutti noi esseri umani. Voi fareste come il protagonista e paghereste per sapere quando arriverà il momento in cui il cupo mietitore verrà a prendervi oppure no? Io sinceramente sono divisa una parte di me lo vorrebbe sapere in modo da fare tutte quelle cose che rimando da anni, ma l'altra parte di me non lo vuole sapere dato che è bello non sapere cosa ci aspetta domani, e vivere ogni giorno come l' ultimo.
 
Nel secondo racconto l' autore tratta il tema del deep fake, ovvero una tecnologia che ti permette di sostituire il tuo viso o quello di qualcun' altro con quello di un'altra persona. Il nostro protagonista è un fan di James Dean e quel giorno si è recato alla stazione con un borsone e se ne sta seduto sulla panchina in attesa di qualcosa. Ad un certo punto si rende conto che a circa un metro e mezzo da lui sulla stessa panchina c'è seduta una bella ragazza, che aspetta qualcuno mentre messaggia e ascolta musica, il protagonista l'ha notata perché visto che stava fumando, l'odore e il fumo stavano andando verso di lui e gli davano fastidio e così prova a cercare un dialogo con la ragazza chiedendole se per favore poteva spegnere la sigaretta o andare altrove, lei gli risponde in modo maleducato e arrogante, così il nostro protagonista se ne va e quando lei si rende conto che lui ha lasciato sotto la panca il borsone e lo richiama questo esplode. Al giorno d'oggi in TV non si parla d' altro di cronaca nera e se questo deep fake prendesse piede nella vita reale veramente non avremmo più¹ quella briciola di giustizia a cui ci aggrappiamo, perché se possiamo assumere l'aspetto di chiunque, questa non ci sarebbe più voi cosa ne pensate? Si sarebbe bello avere il viso di una persona famosa magari ma penso che anche qui ci siano più contro che pro.
 
In questo terzo racconto siano a bordo di un aereo che dalla Pennsylvania deve andare a New York, a bordo tra i centoventotto passeggeri c'è¨ anche un certo Frank Morgan che di mestiere fa il sicario, ma ad un certo punto i comandi dell'aereo smettono di funzionare e piano piano il veicolo perde quota finendo per schiantarsi, nessuno dei passeggeri o dello staff è¨ sopravvissuto, il responsabile è un hacker chiamato il Gufo che ha sviluppato un virus in grado di manomettere i comandi degli aerei. Spero vivamente che nessun esperto di PC arrivi a sviluppare una cosa simile. Voi cosa dite? 
 
Siamo al quarto racconto e al momento è quello che più mi è piaciuto, avete presente quelle volte in cui alcuni automobilisti non rispettano il codice della strada diventando un pericolo non solo per loro ma anche per gli altri? Bhe' qui il nostro protagonista sta andando al lavoro e nel rettilineo che fa quotidianamente ha davanti un tir che un attimo accelera e poi frena, così nonostante la fitta nebbia e la visibilità ridotta, affronta un sorpasso azzardato, poi si reca al lavoro come sempre, ignorando che nel momento in cui ha effettuato quella manovra è¨ stato filmato e quella sera stessa viene prelevato dalla propria abitazione e portato in un posto anonimo dove dopo aver firmato un modulo viene indirizzato verso una stanza e nel breve tragitto nota che ogni stanza ha un segnale stradale diverso e così scopre che per causa della sua manovra un signore di ottant'anni, che viaggiava nella direzione opposta alla sua in bicicletta ha rischiato di morire per evitarlo, e ora lui dovrà pagarne le conseguenze del suo gesto. 
 
Questo quinto racconto sembra essere uscito da un crossover tra Criminal Mind e un film horror, siano a Edin Bey, Bill si trova lì per sostituire un collega, e deve raggiungere l' officina di un cliente ma a causa del vento le strade principali non sono percorribili e deve orientarsi con una cortina poiché neanche il navigatore del telefono funziona, la destinazione è¨ quasi davanti a lui quando nota una ragazza sul ciglio della strada che si sta sbracciando per chiedere aiuto, lui si ferma e lei gli dice che suo padre ha avuto un incidente e che le serve aiuto per portarlo in ospedale. Così fa salire in auto la ragazza e segue le sue indicazione per arrivare nel luogo del presunto incidente quando è quasi arrivato sul luogo indicato dalla ragazza, la radio riprende a funzionare con una notizia di cronaca nera, ovvero un giovane ragazzo è¨ scomparso nel nulla dopo aver dato un passaggio ad un autostoppista. Morale del racconto fatti i fatti tuoi. Scherzo però sono anche seria. Avete mai fatto l' autostop o vi è mai capitato di dover dare un passaggio ad una persona che lo faceva? 
 
Sinceramente questo sesto racconto non l' ho capito, e l' ho riletto un paio di volte soprattutto l' ultima parte. Abbiamo un signore e il suo cane che vivono in una tranquilla cittadina, ogni primo del mese deve azionare un pulsante su di un palmare e poi compilare un questionario. Quali sono le domande del questionario e chi sia la misteriosa persona con cui August ha un breve dialogo non si sa, sta di fatto che dopo averlo compilato qualcosa cambia nel protagonista. Questo racconto mi ha lasciato molti dubbi e domande a cui non sono ancora riuscita a dare una risposta. 
 
Nel settimo racconto torniamo a Edin Bay, dove un giornalista del posto scopre grazie ad un insieme di foto e un articolo che in alcune cittadine li 'vicino sono spariti dei capi di bestiame e alcune persone. Parlando con un allevatore scopre che anche li in quella cittadina vi è stato un caso simile e che i ladri scappando hanno perso dal furgone in braccio umano con dei morsi. Purtroppo non può parlarne con nessuno e forse nessuno verrà mai fermato per queste sparizioni. Questo racconto è quello che mi ha più incuriosita.
 
Per l'ottavo racconto avrei molto da dire, dato che sono un appassionata di serie TV delle volte capita di affezionarsi ai suoi personaggi. Qui il nostro protagonista è odiato da tutta la piccola città in cui vive poiché è colpevole di aver ucciso Liam Wolcott un detective di una serie TV molto amata. Liam era un personaggio di finzione così come lo era quello interpretato dal nostro protagonista e io capisco che se ci si affeziona o si odia un personaggio vuol dire che l'attore sta lavorando bene, ma bisogna sempre tenere presente che quei personaggi non sono reali ma frutto di fantasia, un po' come i personaggi dei libri. che leggiamo. 
 
 Siamo giunti al nono racconto, qui il protagonista è un bambino di quasi dodici anni, appassionato di mostri e sovrannaturale, tra due giorni compirà gli anni e insieme al suo amico stanno facendo supposizioni su cosa possono avergli regalato i suoi genitori. Quel pomeriggio mentre i due giocano con il pallone questo rotola e finisce davanti alla porta della cantina dei suoi genitori, che è socchiusa e all'interno vi è un baule con un misterioso conto alla rovescia che finirà proprio la mezzanotte del giorno del suo compleanno. Quanti ricordi, l'eccitazione nello scartare i regali e scoprire cosa mi avessero regalato, attendere con ansia la mattina di natale, sono cose che crescendo e diventando adulti perdono inevitabilmente la loro magia.
 
Decimo e ultimo racconto, il nostro protagonista si fa chiamare Travis, e quella sera ha un lavoro da portare a termine.Tutto fila liscio, e in soli sei minuti porta a termine il lavoro, solo che poi non riesce a tornarsene a casa resta bloccato al sesto piano di quel palazzo e dovrà fare i conti con quello che ha fatto nell'ultimo anno.
 
Con questo si conclude il libro piccoli sorsi un romanzo formato da dieci racconti brevi. Il libro si legge in poco tempo e tiene il lettore incollato alle sue pagine. Ogni racconto è diverso da quello precedente ma alcuni hanno qualcosa in comune. Ognuna di quelle storie stimola la curiosità del lettore, che vorrebbe saperne di più, io lo ammetto tra tutti e dieci i racconti vorrei sapere come finisce la storia della cittadina di Edin Bay, solitamente non sono una fan del genere thriller, ma quelle due storielle mi hanno incuriosita moltissimo. Lo stile dell'autore è semplice, nel senso che le sue storie non sono ricche di dettagli ma ne hanno la giusta quantità che serve per catturare l'attenzione del lettore. E' il primo libro che leggo scritto in questo modo e l'ho trovato affascinante, ho impiegato più tempo perché ogni fine racconto aprivo Il taccuino e prendevo appunti. Se cercate qualcosa da leggere che sia poco impegnativo a livello di trama e storia questo è ciò che state cercando. Non so se Diego scriverà un altro libro così o proverà a cimentarsi con altro, ma sicuramente se ne avrò la possibilità lo leggerò volentieri.
 
 

 


[RECENSIONE] Ladro di origami Sara Purpura

 

 

Cari lettori,

oggi finalmente vi parlo del nuovo romanzo di Sara Purpura, ladro di origami uscito il 12 marzo in versione ebook e cartacea grazie alla Mondadori, voi avete letto la storia di Marco e Sofia?

 

TITOLO: Ladro di origami

AUTORE: Sara Purpura

SERIE: autoconclusivo

EDITO: Mondadori

GENERE: narrativa

PAGINE: 372

EBOOK: 9.99

CARTACEO: 19.00

DATA D'USCITA:12/03/2024

LINK D'ACQUISTO: https://amzn.to/4dhTD4Y



 


Sono passati due anni da quando la vita di Sofia è stata stravolta dall’orrore. Quella notte tutto è andato in pezzi, come una casa dopo il passaggio di un uragano. Ora, però, per lei è arrivato il momento di smettere di avere paura. È il suo giorno zero. Sofia sta tornando a casa, nella sua Palermo, il posto a cui appartiene, nonostante tutto. Farlo è necessario, perché è stanca di girare in tondo senza direzione, prigioniera del passato. L’unico modo per superare ciò che le è accaduto è affrontarlo una volta per tutte. Anche se è difficile e fa male. Anche se ogni volta che ci pensa si sente sprofondare in un baratro di inquietudini e incertezze. Tornare, infatti, significa anche sfidare il suo quartiere, un buco nero che ingoia le anime di chi lo abita, e riallacciare i rapporti con una famiglia che l’ha allontanata senza comprendere il suo dolore. E soprattutto rivedere Marco, il suo primo disperato amore, colui che si era preso ogni suo pensiero e sogno a occhi aperti, e che riusciva a scatenare in lei sentimenti talmente feroci da farle tremare l’anima. Tuttavia, quello che trova Sofia è una realtà profondamente cambiata e delle persone che fatica a riconoscere. Lo stesso Marco, che pure resta l’unico capace di farla sentire viva, non è più il ragazzo che si è lasciata alle spalle alla sua partenza. Arrabbiata e delusa, Sofia ha due possibilità. Potrebbe andarsene, e tentare così di ricominciare altrove, lontano da chi l’ha ferita, tra le braccia di un altro. Oppure restare, e combattere per avere indietro ciò che le è stato rubato. Compreso Marco. Perché, anche se le ha spezzato il cuore, lui resta sempre fuori da ogni equazione, ed è l’unico con il quale potrebbe generare quel fuoco ardente che non procura dolore, ma lenisce ferite e allevia ogni angoscia. E che le restituirebbe finalmente la vita.

 

 

A dieci anni mi sono avvicinata a un bambino. A dodici ero completamente persa di lui, a sedici mi struggevo per il ragazzo che era diventato... e poi la vita ci ha separati. Ma ritrovarsi non è mai stato così bello e adesso la nostra storia è più intensa che mai.

 

Non è facile parlare di questo romanzo per i motivi più disparati. I protagonisti sono Sofia e Marco. I due si incontrano per la prima volta quando lei ha dieci anni, lui è in giardino a giocare a palla con suo fratello Andrea e suo cugino Guido. Vivono tutti nella periferia di Palermo, una zona difficile soprattutto per chi non vuole finire sulla cattiva strada.

Sofia cresce e quel sentimento cresce con lei, Marco è il suo primo amore, e lei è il primo amore di lui, solo che lui non vuole ammettere di provare questi sentimenti nei suoi confronti per rispetto di Andrea che lo ha difeso e ora è il suo migliore amico.

 

Eccolo, Marco, il ragazzo con cui sono cresciuta mentre insieme a noi cresceva anche un sentimento che faticavamo a comprendere e accettare, dal quale sono dovuta fuggire. Il mio pensiero costante, quando pensavo alla mia casa. Il ricordo inespresso. La mia fantasia irrisolta, il capitolo che ora scopro ancora aperto, malgrado mi fossi convinta di poterlo chiudere alimentando il risentimento nei suoi confronti.  


Gli anni passano, Marco sta inseguendo il sogno di diventare un musicista, lei invece ama l'arte e creare origami. Ma una sera quando lei ha diciassette anni tutto cambia. Marco è impegnato a smontare il palco dopo l'esibizione che l'ha visto protagonista, suo fratello Andrea è impegnato con una ragazza che ha conosciuto quella sera, quindi a riaccompagnarla a casa è suo cugino Guido.

Il ragazzo, che ha da sempre un' ossessione nei confronti della cugina, decide di violentarla.

Sofia è distrutta, ha paura ed è convinta che se aspetterà qualche giorno quelle ferite piano piano si chiuderanno e riuscirà a superare il dolore che lui le ha causato. I giorni passano ma il dolore resta lì, ma sera convinta da suo fratello e da Marco esce e con loro scoprirà che c'è anche Giulio, che approfitterà di un momento in cui la trova da sola per molestarla nuovamente, solo che questa volta Marco la salva e l'accompagna a casa su sua richiesta, dove in preda alla paura sceglie di confidarsi con sua madre e con il resto della sua famiglia. Nessuno a parte le persone a lei più care le credono e così Sofia è costretto a lasciare Palermo e andarsene a Roma. Ora sono passati due anni, è tornato a Palermo decisa a sconfiggere la sua paura e ha riprendersi in mano la sua vita. 

 

 Chi è stata Sofia non me la sento ancora di ricordarlo. Mettersi faccia a faccia con il proprio passato è più difficile che rievocarlo nei ricordi. Ha un altro peso, è come un fumo tossico che un peso non ce l’ha, ma che è perfino più nocivo.

 

Dentro di lei ora c'è rabbia e dolore oltre che il risentimento nei confronti delle persone che avrebbero dovuto lottare al suo fianco invece che allontanarla. Tornare a Palermo significa scoprire anche che quei sentimenti che provava per Marco non sono mai spariti, sono ancora li. 

 Credevo davvero che il risentimento per Marco avesse gettato catrame su ogni rimasuglio romantico che ancora provavo. Realizzare che non è così mi rende debole. Proprio quello che non volevo tornare a essere.

 

Solo che due anni sono un mucchio di tempo, e tante cose sono cambiate, Marco sta inseguendo ancora il sogno di diventare un musicista per regalare alla madre una vita diversa, si spacca la schiena, cerca di fare tutto il possibile per aiutare Anna e suo figlio Gabriele, ma quando lei torna tutto cambia, entrambi sperano che questa volta possano essere entrambi felici e vivere finalmente la loro relazione senza ostacoli. Ci riusciranno?

 

 «Ci pensi mai a come sarebbe stato?» le chiedo. Devo sapere se anche per lei quel pensiero è struggente come lo è per me. «Ogni giorno» sussurra. «E?» «Sarebbe stato bello, terrificante e inevitabile allo stesso tempo. Come quando in pieno inverno ti avvicini a un falò tanto da rischiare di bruciarti, ma non riesci ad allontanarti lo stesso dalle sue fiamme. Ero in frantumi, Marco. Ci saremmo solo fatti del male. Come forse ce ne stiamo facendo adesso.» Di nuovo quel silenzio. Di nuovo quel freddo che nemmeno un falò non riuscirebbe a mitigare.

 
Questo è il settimo romanzo che leggo di Sara e ogni volta il suo stile mi rapisce e mi trascina al interno della storia. Nelle sue storie spesso affronta temi delicati e molto importanti senza però farli risultare pesanti. Se con la trilogia di Des e Ana aveva affrontato seppur in modo delicato i temi dell'autolesionismo e dell'anoressia, con ladro di origami affronta due tematiche toste ma usando il suo stile "leggero" ma allo stesso tempo le ha narrate senza sminuire la loro importanza.

 

La storia si legge bene ed è scorrevole, non ci sono momenti noiosi e l'attenzione del lettore è sempre alta.

Ho trovato il romanzo fantastico e coinvolgente, il pov alternato permette al lettore di conoscere meglio entrambi i personaggi e scoprire le loro cicatrici. 

Se Sofia si porta dietro i segni di quella violenza Subita a diciassette anni, Marco si porta dietro quelle dell'impotenza, il non aver potuto aiutare Sofia quella sera, non aver impedito alla sua famiglia di allontanarla, e il senso di colpa, perché sa di non poter far nulla per aiutare sua madre nella sua lotta contro il cancro, ma soprattutto non poter tenere Anna lontano dalle droghe, e non poter garantire al piccolo Gabriele il futuro sereno che merita. 

 

 «Credi sul serio che questa cosa» indico lui e poi me «tra noi sia giusta?» Il mio tono offeso lo fa accigliare ancora di più e mi prende il volto fra le mani, stringendomi con delicatezza il mento. «Non t’azzardare a dirmi cosa è giusto per me, ragazzina. Ho passato ogni fottuto minuto di questi due anni a pensare a quanto fossi stato stupido a lasciarti andare. Non ti perderò di nuovo.» 

 

Due anime piene di cicatrici e ferite che aspettano di poter finalmente guarire. 

 

 «Scordatelo che ti ho persa!» ansima. E con queste parole penetra nella mia anima. Mia, urla ogni gesto. Mia, reclama ogni affondo. La sua lingua diventa più impetuosa. Prende e dà, esige e io gli concedo me stessa. Come a dodici anni e come a sedici. Come durante ogni nostro bacio, che è ancora la cosa che mi viene più naturale al mondo. 

 

Una storia che ci insegna il vero valore dell'amore e del rispetto, e che ci insegna a non arrendersi durante le avversità. Ancora una volta lo stile di Sara ha fatto centro, penso che questa storia sia diventata la mia preferita tra quelle che ha scritto. 

 

«I tuoi segreti, gli origami, i baci... Ti ho rubato parecchie cose, piccirì. Non sono un bravo ragazzo.» E mi sorride. E le sorrido. Perché lei mi ha rubato il cuore e penso che siamo pari. 

 

Non so quali storie ci riserverà in futuro, ma sono certa che il suo stile continuerà a migliorare e che anche nella prossima storia ci ritroveremo incollati alle sue pagine a berci parola dopo parola con attenzione e a riempire le nostre copie di post-it e sottolineature dei passaggi e frasi più belle. Penso che ormai si è capito che il romanzo è stato promosso a pieni voti e che non dimenticherò facilmente Sofia e Marco. Grazie Sara per regalarci queste storie meravigliose.

 

 L’amore fa male, anche quando per paura ci si rifiuta di viverlo.


 

[REVIEW PARTY] TOKYO LOVE STORY YASMIN SHAKARAMI


 

Cari lettori e lettrici, 

oggi vi parlo della nuova uscita firmata Newton Compton, Tokyo love story un romanzo che ho trovato stupendo. 

 

TITOLO: Tokyo Love Story

AUTORE: Yasmin Shakarami

SERIE: autoconclusivo

EDITO: Newton Compton Editori

GENERE: Narrativa

PAGINE: 288

EBOOK: 5.99

CARTACEO: 9.90

DATA D'USCITA: 03/04/24

LINK D'ACQUISTO: https://amzn.to/3xodSNU



 

 
 Malu ha un unico grande desiderio: lasciarsi tutto alle spalle. Casa sua, la sua vecchia vita. Quando le si presenta l'occasione di partire per il Giappone, la coglie senza ripensamento alcuno. Una volta approdata a Tokyo, lo shock culturale è enorme. Ma non è solo la città a farle girare la testa: anche Kentaro, un ragazzo appena conosciuto, ha lo stesso effetto su di lei. Sempre più affascinata, Malu si lascia guidare da Kentaro in una Tokyo inedita e speciale, che le permette di scoprire lati di sé che non credeva esistessero. Tra una passeggiata romantica per le strade illuminate dalle insegne al neon, una pazza serata al karaoke e un momento magico al chiar di luna su un tetto, i due imparano a conoscersi e finiscono per innamorarsi. Poi, un giorno, una catastrofe improvvisa sconvolge Tokyo e Malu si trova a dover cercare disperatamente il ragazzo che ama in una metropoli devastata. Il loro grande amore sopravvivrà al più avverso dei destini? La magia del Giappone. Un amore da favola.

 

«Ma quando ti ho vista per la prima volta, ho saputo che era destino che ti incontrassi. La possibilità che due estranei si trovino in una metropoli da milioni di abitanti è insignificante. Il fatto che tu abbia dovuto attraversare oceani e continenti per arrivare fino a me rende una probabilità già improbabile ancora più impensabile. Eppure ci siamo trovati. Da quando ti conosco, ho fatto pace con il mio destino, perché, se fossi un altro, se la mia vita fosse andata in qualsiasi altro modo, non potrei trovarmi qui accanto a te e provare questo sentimento per te». Kentaro si avvicina di un paio di passi. «Sono innamorato di te, dojikko. Voglio stare con te, perché qualsiasi altra cosa sarebbe sbagliata e basta. Vorrei esserci per te, proteggerti da tutte le avversità… e i pavimenti del mondo. Voglio fare in modo che tu non ti senta mai più sola. Prima di baciarti, volevo dirti questo. È il mio kokuhaku, la mia dichiarazione d’amore per te». Fa un inchino profondo. «Vorrei essere la tua metà… se tu lo vuoi».


Sono ormai due anni che Malu vive a metà, da quel giorno che ha cambiato la sua vita per sempre non è più lei, ha bisogno di andarsene da lì e riprovare a vivere altrove. L'opportunità le si presenta sotto forma di scambio culturale, grazie a questo forse potrà riprendere in mano la sua vita.


In breve tempo il Giappone è diventato una sorta di rifugio segreto, il mio luogo dei desideri, e mi sono ripromessa solennemente che prima o poi, dopo il diploma, avrei visitato questo Stato insulare del Pacifico. Per prepararmi a dovere all’avventura che prima o poi avrei vissuto, ho studiato con diligenza il giapponese per molti mesi.


Nella terra dei suoi sogni, Malu riesce a stringere amicizia con la sua sorella ospitante, Aya, le due saranno anche compagne di classe per il prossimo anno. Anche se la prima impressione non le ha dato quest'idea, Malu capisce che Aya è molto carina e gentile, e sopratutto ha una cotta per un ragazzo, Kentaro. Anche lui come Malu viene dalla Germania ma si è trasferito lì da diversi anni ormai, così Aya le chiede di provare ad indagare e scoprire se sia single o meno. Con il fatto che sono entrambi stranieri per la prima settimana dovranno essere vicini di banco, in modo che se Malu avesse problemi nel comprendere la lingua lui può aiutarla.


Assurdo, quanto Kentaro sia oggetto di adorazione. Di sicuro provoca regolari svenimenti dovuti agli ormoni. E dire che non è poi tutto questo granché… No, okay, lo confesso: maledizione se è bello. È assurdo, è bello da impazzire. Probabilmente bello è proprio la parola che più gli si addice: i tratti di Kentaro sono la perfezione totale. E poi, quella fredda eleganza che lo circonda, quella lieve trascuratezza, lo rendono affascinante, sfacciato. In breve: il mondo è ingiusto, e il mio nuovo vicino di banco ne è la prova vivente.


I due iniziano a conoscersi, passando del tempo insieme, sono diventati amici, anche grazie al fatto di essere entrambi stranieri, per Malu sono semplicemente amici, sicuramente lui non la vede sotto un'altra luce, o almeno è quello che pensa lei.


Ma l’incognita più grande resta sempre il cavaliere Jedi. Sul serio, cosa ci vede in me? Vive in una città spettacolare piena di gente spettacolare, e la più spettacolare di tutte sbava per lui… cosa può mai volere da me? Non ha senso. In breve: è semplicemente ridicolo supporre che Kai abbia un reale interesse per me, tantomeno che sia innamorato. Vuoi sapere se io sono innamorata? Sto lottando per non esserlo con tutte le mie forze. Okay, forse non con tutte le forze, visto che utilizzo gran parte della mente per richiamare alla memoria le sue labbra che sfiorano le mie… ma sto comunque lottando.


Malu è felice per la prima volta dopo due anni, Kentaro la fa stare bene e ogni momento che passano assieme si innamora sempre di più.


«Tra l’altro, prima o poi dovrai raccontare ad Aya di noi». Sono impietrita. «Di noi?» «Sì», conferma Kentaro. «Sembra che tu sia molto importante per lei». «Ma non c’è nessun noi!». Nei suoi occhi divampa un incendio, pericoloso e affascinante. «Sì, dojikko, c’è. E lo sai bene quanto me».

Ma se una parte di lei è felice, l'altra parte di se vive con il freno a mano tirato poiché ha paura di ferire e perdere Aya.


«Ho una paura terribile di perdere Aya. Ma il pensiero di perdere Kentaro è ancora più terribile. Ho perso te e fa ancora così male. E se fosse la mia maledizione, perdere le persone che sono importanti per me?».


All'improvviso le priorità sono cambiate e non è più il momento di perdere tempo a fantasticare, è una questione di vita o di morte, è il momento di reagire e trovare la forza e il coraggio di vivere e lottare.


Non può essere un caso che abbia incontrato Kentaro. Che ci siamo trovati dall’altra parte del mondo, in una città con trentotto milioni di abitanti. Passare del tempo con lui è come l’arrivo dopo un lungo viaggio. Ho la sensazione che lui sia la risposta a tutte le mie domande; il mio controincantesimo per i pericolosi Yōkai della notte.


Leggere questo libro è come guardarsi un anime e sognare ad occhi aperti, non solo l'autrice non ha risparmiato sulle descrizioni di Tokyo, ma ha saputo creare dei personaggi che sembravano reali. Non so dirvi cosa di preciso mi abbia colpita per prima, spingendomi a richiedere la copia, sarà stato il mio sesto senso, non so, so solo che quando ho visto la cover ho detto devo assolutamente leggerlo. Il romanzo si apre con l'arrivo a Tokyo di Malu e prosegue con il suo primo incontro con la famiglia ospitante, una famiglia composta da quattro persone che accolgono la nostra protagonista a braccia aperte. Anche se la stessa cosa non si può dire di Aya, di fatti a primo impatto il suo personaggio è quello che non vi piacerà, per lo meno con me è stato così. Vediamo attraverso il racconto della protagonista, il suo periodo di adattamento nella città che ha sempre sognato, qui stringe diverse amicizie e conosce anche Kentaro.


«Boss della mafia, gommoni, geishe con il manganello… questa è la ricetta ufficiale per un disastro! Non potevi innamorarti, che ne so, di Hiroki? O anche di Motoki? Santo cielo!».


Secondo me erano gli ingredienti segreti per la riuscita del romanzo, perchè la nostra Malu con la sua dolcezza conquisterà il cuore di personaggi chiamiamoli particolari, che saranno pronti a tutto per aiutarla nella sua missione. L'unica cosa che mi è mancata ma come sempre è un mio parere personale, è la mancanza del punto di vista maschile, avrei voluto conoscere meglio il nostro cavaliere Jedi. La storia si legge facilmente e non ci si annoia durante la lettura. Ogni personaggio che si incontra è utile allo svolgimento della storia, che ho trovato di una dolcezza sconvolgente, non ci sono scene spicy solo qualche piccolo riferimento ma niente di volgare, rendendo questo romanzo adatto anche agli adolescenti, oltre che ad un pubblico più maturo. Sono felice di aver dato a questa storia una possibilità me ne sono completamente innamorata.